Xylella, Sicolo: “I controlli dei Carabinieri sono un ottimo inizio, si proceda adesso col ristoro immediato degli olivicoltori colpiti e col reimpianto”

4 aprile 2018

“La campagna di prevenzione e i controlli serrati dei Carabinieri sul territorio pugliese per incentivare le buone pratiche agricole contro la xylella sono un ottimo inizio nella lunga e difficile battaglia nazionale contro questa epidemia”.

Così il Presidente del Consorzio Nazionale degli Olivicoltori, Gennaro Sicolo, ha commentato gli interventi illustrati dal Generale Giuseppe Silletti (Comando Regione Carabinieri Forestale Puglia) per contrastare l’avanzata inesorabile della xylella.
“Sono state accolte le richieste avanzate da anni dal Consorzio Nazionale degli Olivicoltori circa la necessità di praticare le buone pratiche agricole per bloccare sul nascere la diffusione del vettore sputacchina”, ha rimarcato Sicolo.

“Assolutamente condivisibile è anche la politica sanzionatoria verso tutto i proprietari che non risulteranno in regola con le misure obbligatorie di contrasto alla xylella
– ha proseguito il Presidente Sicolo -. Non sono esenti anche gli spazi pubblici, con le amministrazioni comunali che devono intervenire rapidamente per ripulire tutte le zone verdi degradate e abbandonate”.

L’auspicio del più importante e rappresentativo consorzio della produzione olivicola italiana è che i controlli siano allargati con determinazione anche alle zone al momento indenni.
I Sindaci pugliesi, in particolare, secondo il CNO, dovranno controllare attentamente tutte le aree pubbliche e private ed obbligare i proprietari ad intervenire sulle aree incolte.

Il Presidente del Consorzio Nazionale degli Olivicoltori ha evidenziato come sia fondamentale “proseguire con l’eradicazione delle piante infette, soprattutto nella zona cuscinetto e nella fascia di contenimento, sperando che la Magistratura non ceda alle infruttuose sirene di santoni incompetenti”.

“Auspico la creazione di una task force dedicata a favorire l’utilizzo immediato delle risorse utili al ristoro delle aziende agricole colpite dalla xylella, che non possono aspettare i tempi biblici della burocrazia per coprire il mancato reddito dovuto a questa epidemia – ha concluso Gennaro Sicolo -. È necessario incentivare la ricerca seria e indipendente a livello internazionale e consentire in tempi rapidi il reimpianto delle nuove piante, in ottemperanza alle decisioni dell’Unione Europea e al decreto da poco licenziato del Ministero per le Politiche Agricole e Forestali, per garantire a tanti olivicoltori di poter programmare con un pizzico di serenità in più il loro futuro”.